Sono state le telecamere di videosorveglianza a ricostruire le ultime ore di vita di Mario Carotenuto, il 35enne di Angri ucciso in strada nella notte tra sabato e domenica. Grazie alle immagini, sono stati individuati e fermati, con l’accusa di omicidio in concorso aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, il 44enne Pasquale Milo, già noto alle forze dell’ordine e gestore del locale “Okompà” in via di Mezzo nord, e un suo collaboratore, il 31enne rumeno Marius Naculai Nicuta, conosciuto in città come “Mario”.
Secondo gli investigatori, i due uomini avrebbero preparato e organizzato l’omicidio, attendendo la chiusura del noto locale della movida cittadina e poi appostandosi per aspettare il passaggio della vittima e colpirla con una pistola. Il 35enne, infatti, è morto dissanguato a causa di una ferita da arma da fuoco alla gamba destra, e non, come ipotizzato in un primo momento, per accoltellamento. Carotenuto aveva creato scompiglio sabato sera in diversi locali della movida angrese, tra cui quello di Milo, a cui i Carabinieri hanno sequestrato una pistola calibro 9, con matricola punzonata e detenuta illegalmente, e una mazza da baseball che sarebbe stata usata da Nicuta.
La salma del 35enne, conosciuto in città per i suoi problemi di tossicodipendenza, verrà sottoposta ad autopsia nella giornata di mercoledì, presso l’obitorio dell’”Umberto I” di Nocera Inferiore.