“Anziani lasciati soli senza alcuna garanzia di cure e socializzazione. Persone abbandonate al proprio destino che sempre più spesso ritroviamo nelle loro casa senza vita”. Il segretario dello Spi Cgil di Sapri Gerardo Triani torna a criticare la gestione dei servizi sociali sul territorio del basso salernitano. Sul tavolo degli imputati finisce il Piano di Zona S/9: “Spendono milioni di euro – dice – ma gli anziani muoiono sempre più soli”. Una dichiarazione che arriva dopo la recente scoperta del cadavere di una donna di 68 anni di Sapri nella sua abitazione a due passi dal lungomare. La signora senza vita è stata rinvenuta dalla sua badante nel pomeriggio di giovedì scorso. La donna viveva da sola. Qualche giorno a settimana una rumena provvedeva a mettere in ordine la casa. Giovedì pomeriggio quando la badante ha fatto ingresso nell’abitazione ha ritrovato l’anziana cadavere ed ha allertato i Carabinieri. Il medico legale ha fatto risalire il decesso a domenica scorsa ed ha accertato che è morta per un infarto. Quindi la 68 enne è rimasta in casa senza vita per circa 4 giorni. Scene analoghe si registrano sempre più spesso. Recentemente a Casaletto un anziano è stato ritrovato, nel degrado della sua casa, in fin di vita dopo giorni che non usciva per il paese. A poche settimane dal ricovero in ospedale è deceduto. Lo scorso anno a Sapri i Carabinieri del Comandate Marino sono dovuti intervenire per salvare dal degrado una signora avanti con l’età che viva da sola. Fu ritrovata tra rifiuti e topi. Scene raccapriccianti che continuano a ripetersi. Di qui la richiesta dello Spi Cgil a investire i fondi del Piano di Zona anche per tutelare gli anziani ammalati e quelli rimasti soli. “Invito il Sindaco di Sapri Comune capofila – dice Triani – ad impegnarsi affinché non si verifichino più situazioni del genere”.
Antonietta Nicodemo