Questo è il grido d’allarme lanciato dai Sindaci della provincia di Salerno al premier Conte. Attraverso una lettera a firma del presidente provinciale Michele Strianese, hanno chiesto al primo ministro di rivedere le linee inserite nell’ultimo DPCM, a tutela delle realtà economiche produttive del territorio. “Chiediamo – si legge nella missiva – un giusto equilibrio tra misure di contenimento e sostegno economico per chi ha dovuto fermare di nuovo il proprio lavoro. Ovviamente la salute pubblica è prioritaria su tutto, ma dobbiamo anche cercare tutti insieme di difendere il nostro tessuto economico e produttivo. I nostri territori – spiega Strianese a Conte – sono ricchi di piccole attività commerciali, artigianali, di ristorazione, di circoli sportivi e realtà culturali che stanno soffrendo e noi non li lasceremo soli”. Nel frattempo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e quindi è già in vigore, il decreto Ristori. Sono numerose le misure previste per le attività che sono state costrette a chiudere o a rimanere aperte per poche ore al giorno per effetto del nuovo DPCM anti-Covid. I bar che possono rimanere aperti fino alle 18 in media riceveranno un ristoro di circa 2.900 euro. Per il cinema, invece, l’importo raddoppierà rispetto a quello richiesto in passato arrivando, in media, a 17.600 euro. Per una piccola palestra il beneficio sarà invece attorno ai 4 mila euro. Tra le nuove norme non solo gli aiuti a fondo perduto per le imprese, ma anche alcune novità che consentiranno di affrontare le difficoltà che il Covid provoca sul fronte scolastico. Arrivano altri 85 milioni per dare in comodato d’uso agli studenti più in difficoltà pc e dispositivi digitali per la didattica a distanza.
Antonietta Nicodemo