Arriva, dopo otto anni, la sentenza del processo che riguarda la vicenda dell’arco naturale di Palinuro, che ha visto coinvolti ben 18 imputati (tra amministratori locali, funzionari e titolari di attività turistiche), per omissione in atti di ufficio, falso e abuso di ufficio e reati ambientali. Ma soprattutto per la realizzazione di un ponte in metallo piazzato sotto la struttura monumentale dell’area simbolo di Palinuro. I giudici del tribunale di Vallo della Lucania, hanno condannato ad un anno di reclusione e al pagamento delle spese processuali l’ex sindaco di Centola Palinuro Romano Speranza. Per lui anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena comunale sospesa. Lo stesso Speranza è stato assolto relativamente all’omesso controllo sul rilascio della concessione demaniale alla titolare della struttura turistica Arco Naturale. Assolti perché il fatto non sussiste gli altri imputati mentre per altri ancora, tra cui i titolari delle attività turistiche, è scattata la prescrizione. Il processo partì nel 2011 dopo una lunga indagine e il sequestro dell’area.
Caterina Guzzo