Le Aree Interne, con il loro patrimonio storico, artistico e identitario, sono tra i luoghi più scelti dai visitatori nel 2022. Lo afferma l’Istat nel report sul Patrimonio Culturale delle Aree Interne, un focus che mette in luce come sia cambiato il turismo in Italia e come luoghi meno conosciuti siano invece diventati un mondo tutto da scoprire, dove la natura incontra la cultura. Nel 2022, infatti, sono state circa 13,8 milioni le persone che hanno scelto di visitare le Aree Interne, facendo registrare in media 8.000 visitatori per struttura, con punte eccezionali in alcune Regioni, come la Campania.
Su un totale di oltre 4.000 strutture aperte al pubblico, vale a dire musei, gallerie, siti archeologici, monumenti e complessi monumentali, ben 1.740 sono collocate proprio nelle Aree Interne: un dato importante, se si considera che questi luoghi subiscono, anno dopo anno, il fenomeno dello spopolamento e sono comuni di piccole dimensioni.
Nella top 10 delle strutture più visitate, spiccano quelle del Mezzogiorno, e in particolare in Campania i dati più significati sono stati registrati al Parco Archeologico di Paestum e a Villa Rufolo a Ravello. La bellezza e la storia contenuta in questi luoghi riesce dunque ad abbattere le molteplici sfide delle Aree Interne, il cui patrimonio diventa così un pilastro imprescindibile per il rilancio socio-economico dei piccoli territori, in particolare del Sud Italia.
L’obiettivo per il futuro è quello di innovare e rendere più accessibili questi luoghi, sia fisicamente che digitalmente, per creare maggiori opportunità in zone di ineguagliabile valore culturale.