Il sindaco di Ascea Mario Rizzo è decaduto. In comune sono state depositate contestualmente le dimissioni di nove consiglieri comunali. Quattro della maggioranza Michele Avallone, Antonio Franciullo, Domenico e Alessandro D’Angiolillo; e cinque della minoranza, Pietro e Pasquale D’Angiolillo, Marco e Rossano Sansone e Ferminio D’Agostino. L’atto di sfiducia segna la fine dell’amministrazione Rizzo che solo per un pelo non è riuscita a terminare il mandato. Difatti il prossimo anno la cittadina costiera sarebbe comunque dovuta tornare alle urne per eleggere il nuovo consiglio ma quattro della maggioranza si sono messi di traverso favorendo la decadenza del sindaco e dell’intera assemblea. “ Era ormai da tempo – afferma Alessandro D’Angiolillo – che il sindaco non dava ascolto alle nostre proposte e disattendeva quanto previsto dal programma elettorale che poneva al centro delle scelte amministrative le esigenze della famiglia e delle fasce deboli. Per questo ho deciso di partecipare alla sfiducia”. Nella lettera protocollata in comune dai nove dimissionari sono indicate le ragioni dell’atto politico. Motivazioni che pongono in evidenza alcune illegittimità che avrebbe compiuto la maggioranza Rizzo nella gestione comunale; illegittimità certificate da atti firmati dal revisore dei conti. I nove dimissionati contestano al sindaco anche la decisione, nella recente seduta del consiglio, di ritirare dalla discussione il bilancio di previsione, dopo che qualcuno aveva espresso il proprio voto. ” Anche in questo caso – precisa Pietro D’Angionillo – si è trattato di un atto illegittimo. Non si può ritirare un argomento in fase di votazione ” . Secondo quanto previsto dalla legge, quando a firmare contestualmente le dimissioni è la metà più uno dei consigflieri, come nel caso di Ascea, il sindaco decade ed il prefetto scioglie il consiglio e nomina il commissario. A Rizzo sono rimasti fedeli in sei fino alla fine: Nicola De Luca, Antonio Cammarano, Pasquale Mautone, Biagio Merola, Antonio Criscuolo e Giulio Iannicelli. Mentre Aniello Rizzo pur avendo preso le distanze dal sindaco non ha firmato la sfiducia. Ora Ascea si prepara a vivere un periodo di commissariamsneto in attesa delle elezioni di primavera. Rizzo non potrà ricandidarsi perchè al secondo mandato e cederà il testimone al suo vice Antonio Criscuolo.
Antonietta Nicodemo