Sfruttano l’identità di un primo cittadino per ricevere informazioni su familiari e numeri di telefono. E’ accaduto ad Ascea in questi giorni, dove diversi cittadini hanno ricevuto un messaggio su Whatsapp a nome del sindaco Stefano Sansone, che ha denunciato il fatto attraverso i suoi canali social. Secondo quanto riferito, ignoti sfruttano la sua identità inviando messaggi da un numero di telefono che in realtà non appartiene al primo cittadino cilentano, e per rendere più credibile la messa in scena utilizzano anche una sua foto come immagine del profilo. Il contenuto dei messaggi appare piuttosto inquietante: i malintenzionati chiedono numeri di telefono e informazioni su familiari dei destinatari, probabilmente per mettere successivamente a segno truffe ai danni di ignare vittime o per rubare loro l’identità.
Sansone, oltre alla denuncia social, ha provveduto anche ad allertare le autorità competenti per vigilare sul territorio ed evitare che questi messaggi siano presagio di future truffe ai danni soprattutto della popolazione più debole e vulnerabile che potrebbe cadere nella trappola.
“In questo periodo” ha scritto nel suo post “dobbiamo stare tutti più attenti. Mentre proviamo a far crescere tutti insieme il senso di comunità, c’è chi prova ad approfittarne per compiere azioni delittuose”. Il suo invito è alla prudenza: diffidare da messaggi sospetti e soprattutto segnalarli alle forze dell’ordine.