Pubblicato l’atto aziendale dell’Asl di Salerno che delinea l’organizzazione delle strutture sanitarie in tutta la provincia. Dopo la bozza circolata nei mesi scorsi e le osservazioni avanzate dai sindaci per un adeguamento alle esigenze territoriali, con delibera della Direzione generale del 17 luglio è stato licenziato il piano definitivo.
A un primo esame appare evidente che nessuna richiesta è stata accolta di quelle avanzate dai territori. Restano le previsioni della bozza. Il Vallo di Diano non ottiene per l’ospedale di Polla il ripristino di Geriatria e Oculistica come Unità operative complesse. Restano semplici come anche Pediatria . L’ospedale di Polla – Sant’Arsenio sarà Dea di I livello con 173 posti letto, Spoke per l’infarto acuto e le emergenze pediatriche, Pronto Soccorso traumatologico e Stroke Unit di primo livello per l’ictus.
Niente di nuovo rispetto alla bozza anche per il Cilento. L’ospedale di Vallo della Lucania è dea di primo livello con 286 posti letto ma non riesce a fermare il declassamento di Chirurgia Vascolare che scende a unità semplice e resta inoltre anche Stroke Unit di 1 Livello nella rete dell’Ictus. Agropoli non riesce a conservare il Pronto Soccorso: resta un ospedale per la riabilitazione e la lungodegenza.
Niente da fare anche su Sapri, che resta Dea di primo livello con 116 posti letto e conserva come unità complesse solo anestesia e rianimazione, cardiologia, chirurgia generale, medicina generale e ortopedia e traumatologia. Non riesce ad aggiungere posti letto come richiesto dall’amministrazione di Sapri nella Dialisi e a far tornare unità semplice dipartimentale il centro trasfusionale, che resta un servizio subordinato a Vallo della Lucania.
“Purtroppo- ha detto il sindaco di Teggiano, Michele Di Candia – le nostre osservazioni non sono state accolte perché c’erano dei parametri stringenti imposti dal Ministero. Nulla vieta che però possano intervenire modifiche in corso d’opera. Da parte della direzione generale c’è massima disponibilità ma bisogna produrre numeri”.