Indagini serrate dei Carabinieri della Compagnia di sala Consilina che dopo aver acciuffato i due autori della rapina alla filiale Unicredit di Caggiano dello scorso 25 giugno, sono sulle tracce dei malviventi che ieri pomeriggio hanno messo a segno il colpo al Monte Paschi di Siena, Filiale di Atena Lucana Scalo. I militari stanno visionando le immagini delle telecamere della videosorveglianza e questa mattina sono tornati nell’istituto bancario per effettuare alcune acquisizioni e valutare alcuni elementi prima di stringere il cerchio attorno a possibili responsabili. Il modus operandi dei malviventi che hanno portato via dall’MPS 40mila euro è stato leggermente differente da quelli usati di solito nelle rapine alle banche locali. Ad Atena Lucana Scalo i rapinatori, presumibilmente due, hanno agito nel primo pomeriggio durante l’orario di chiusura, quando la Guardia Giurata si era allontanata e all’interno della filiale erano presenti solo alcuni impiegati per l’ultima azione delle operazioni e due donne delle pulizie. Un lavoro accurato, studiato e a probabilmente anche avviato la sera prima, visto che l’ingresso nella banca è avvenuto da una finestra, il cui vetro blindato è stato rimosso dal telaio. Un’operazione che avrebbe potuto richiedere del tempo e che dunque potrebbe essere stata preparata o avviata con anticipo. Fatto è che un uomo, col volto coperto da una busta nera, stile quelle dell’immondizia e con in mano una pistola, non si sa se vera o giocattolo, si è introdotto all’interno dell’istituto alle 16.05 e a gesti , senza proferire parola, ha spinto uno degli impiegati a consegnargli il denaro da una delle cassaforti di postazione, quelle temporizzate e dunque di più facile accesso rispetto a quella generale. 40 mila euro il bottino e forse anche più che l’uomo, dall’aspetto giovanile ha portato via con sé. Una rapina durata circa 4 minuti e mezzo, stranamente silenziosa, senza dunque lasciare alcun indizio sulla provenienza dei rapinatori che si pensa dovessero essere almeno due, visto il lavoro compiuto nella rimozione del pannello di vetro. I malviventi se la sarebbero data poi a gambe a piedi attraverso le campagne, facendo perdere le proprie tracce. Ora i carabinieri stanno lavorando contro il tempo per assicurarli alla giustizia,. Dalla loro il positivo risultato riportato nel giro di soli due giorni dopo la rapina avvenuta a Caggiano. La notte scorsa infatti ne sono stati identificati e tratti in arresto gli autori, scoperti attraverso un lavoro di intelligence con visione di filmati, fotosegnalamenti, verifica dei tabulati. Si tratta di un uomo e una donna, fratello e sorella, di 41 e 42 anni, residenti a Sant’Agata dei Goti nel beneventano che raggiunti nelle loro abitazioni avrebbero anche ammesso il fatto. L’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Benevento, la donna è ai domiciliari. Questa rapina è stata messa a segno con il classico metodo della minaccia del taglierino durante l’orario di apertura dell’a Unicredit.
Daria Scarpitta