Morì nel giugno 2019 dopo essere stato ricoverato al “Luigi Curto” di Polla. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lagonegro ha disposto l’archiviazione delle accuse nei confronti dei tre medici indagati per il decesso. La vicenda è quella ben nota del 61 enne di Auletta Giuseppe Rotunno. Arrivò al Pronto Soccorso di Polla il 21 giugno 2019 lamentando dolori allo stomaco. Dopo gli accertamenti, firmò egli stesso le dimissioni ma persistendo il malessere tornò in ospedale di lì a poco. Si decise dunque di ricoverarlo in Chirurgia ma durante la notte avvenne il decesso dell’uomo. I familiari di Rotunno vollero vederci chiaro sull’intera vicenda e presentarono denuncia che portò da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina al sequestro della cartella clinica e all’avvio delle indagini, con l’esecuzione dell’autopsia. Tre i dottori che finirono nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo in concorso, uno del Pronto Soccorso, un radiologo e uno della Chirurgia. Già dopo gli esiti dell’esame autoptico, però, il pm aveva chiesto l’archiviazione a cui si erano opposti i familiari del deceduto. Ora il gip ha respinto le posizioni della famiglia Rotunno e disposto l’archiviazione delle posizioni dei tre medici.
Daria Scarpitta