Al via la campagna Bandiera Blu. E con l’edizione 2023 parte la nuova missione della Fee, la fondazione che assegna annualmente il prestigioso vessillo che segnala le località balneari con mare e servizi di qualità e aperte a iniziative sostenibili. Nel corso dell’incontro tecnico, tenutosi a Roma presso la sede della Regione Lazio,presenti anche 300 rappresentanti di altrettante amministrazioni comunali, è stato deciso di favorire una maggiore sensibilità rispetto alla depurazione, alle energie rinnovabili e alla tutela del patrimonio ambientale. Definito anche il piano per centrare l’obiettivo: formare costantemente gli amministratori locali e i tecnici comunali sulle tematiche della gestione del territorio all’insegna della sostenibilità. La formazione continua sarà garantita e gestita dalla stessa Fondazione, attraverso la piattaforma e-learning di UNIGEA, la scuola di alta formazione per lo sviluppo sostenibile della FEE Italia dedicata ai programmi Bandiera Blu, Spighe Verdi, Eco-Schools e Green Key . I corsi permetteranno di sviluppare le conoscenze e formare le competenze, in grado di contribuire alla gestione sostenibile del territorio. Agli amministratori e ai tecnici dei Comuni Bandiera Blu sarà richiesta l’obbligatorietà a svolgere, gratuitamente, almeno due moduli formativi l’anno su varie tematiche relative alla sostenibilità. “ Il compito che la FEE Italia porta avanti- spiega il presidente Claudio Mazza – è guidare i Comuni in piccoli e concreti passi che facciano la differenza e si impongano come stili di comportamento consolidati e di esempio”. Intanto i comuni si preparano a candidarsi alla bandiera blu 2023. Anche questa volta il Cilento dovrebbe garantirsi il primato campano.Lo scorso anno fece discutere l’esclusione di Sapri, che presentò istanza di riesame, considerandola ingiustificata. Ma il passo indietro della Fee non c’è stato