“ Nell’ Asl di Salerno le fasce deboli sono esenti dalla spesa sanitaria ma non dai costi per prenotare un servizio sanitario “. La denuncia è del Coordinatore di Cittadinzaattiva di Sapri Mario Fortunato ed è contenuta nella lettera inoltrata al Direttore Generale Antonio Squillante e al Direttore Sanitario Angela Annecchiarico. “ Le segnalazioni registrate dai nostri centri – afferma – lamentano tempi lunghi per effettuare la telefonata della prenotazione al Call Center Unico. In alcuni casi supererebbe anche i cinque minuti. Durante la chiamata, peraltro a pagamento, oltre alle difficoltà di registrazione, occorre indicare anche il codice a barre e l’eventuale esenzione. C’è anche chi arriva a spendere diversi euro per prenotare una visita”. A segnalare il caso a Cittadinanzattiva sono stati soprattutto gli anziani e le fasce deboli. Persone per le quali sono previste le esenzioni della partecipazione alla spesa sanitaria, esenzioni che rischiano di essere rese vane proprio dal denaro speso per la prenotazione”. Dall’aprile scorso per prenotare un servizio bisogna telefonare al numero fisso 089- 93 58 180. Cittadinanzattiva ha chiesto ai vertici dell’Asl l’eliminazione del Call Center a pagamento e l’istituzione di un numero verde gratuito. Una proposta destinata a cadere nel vuoto. Squillante interpellato dalla nostra redazione ha riferito che “ il Cup dell’asl di Salerno è tra i più invidiati dalle aziende sanitatie italiane. Difatti sono stato chiamato a Rimini -ha detto- per illustrare in un incontro come funzionana il nostro centro unico di prenotazioni. Per quanto riguarda i tempi d’attesa posso dire che i miei uffici hanno accertato che non superano i due minuti”. Il manger risponde anche alle critiche sollevate in questi giorni dalla cgil a difesa dell’ospedale di Polla. Il sindacato lo ha accusato di favoreire altri presidi come quello di Vallo della Lucania. Squillante risponde “ sono solo polemiche. Da parte mia non c’e’ alcuna discriminazione. Cechiamo di sostenere tutti gli ospedali allo stesso modo tenendo conto del blocco del turnover”. Insomma almeno per il momento il cup continuerà a funzionare con il numero fisso e per l’ospedale di Polla non si prevede il potenziamento del personale e dei servizi.
Antonietta Nicodemo