“Non rubateci il futuro” è il grido che si è alzato ieri a Battipaglia in occasione dell’imponente mobilitazione a difesa della Prysmian Fos, l’azienda che produce fibra ottica e che è ad oggi ad alto rischio chiusura.
In piazza, a fianco dei lavoratori prossimi al licenziamento, sindaci, politici del territorio e associazioni, ma anche studenti, parroci, famiglie e cittadini provenienti dall’intera Piana del Sele. Tutti insieme per lottare contro la chiusura dell’azienda produttrice di fibra ottica, un’eccellenza non solo locale ma europea, che rischia di mandare a casa oltre 300 persone, tra lavoratori e indotto. Un problema serio che potrebbe causare un danno economico a tutto il Mezzogiorno, non soltanto alla Piana del Sele, e uccidere così il futuro di tanti giovani e delle loro famiglie.
Da via Mazzini fino a Palazzo di Città, sono stati più di 2000 i partecipanti in corteo contro la decisione dell’azienda di cessare l’attività, ma ad oggi i potenziali acquirenti della Fos non hanno fatto alcun passo in avanti. “Serve un compratore” affermano i lavoratori “Impossibile ricollocare 300 persone”.
I sindacati, intanto, invocano un intervento più incisivo da parte del Governo Meloni, ma per il momento nessuna presa di posizione. Si continua a lottare, a scendere in piazza e far sentire la propria voce, per difendere il diritto al lavoro e il futuro dell’intera Piana del Sele e del Mezzogiorno.