Dovevano essere delle villette monofamiliari di uno o due piani, ma sono stati invece edificati palazzi di otto e sette piani, con permessi a costruire illegittimi secondo la Procura di Salerno. Bufera a Battipaglia, dopo il blitz congiunto di Carabinieri e Finanzieri, che mercoledì mattina hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza tre immobili in via Olevano e via Paolo Baratta.
Tredici gli indagati, a vario titolo e in concorso, per falsità ideologica e abuso edilizio. Si tratta di Anna Iorio e Gaetano Malangone, funzionari dell’Ufficio tecnico comunale, il consigliere d’opposizione, Salvatore Anzalone, e l’ex consigliere comunale, Roberto Cappuccio. E poi ancora i proprietari dei tre stabili, Vincenzo Conte, Giovanni e Giovanni Junior La Padula, tre persone che si sono occupate della progettazione degli interventi edili, vale a dire Giorgio Bove, Antonio e Bruno Mauriello, e gli amministratori delle ditte esecutrici dei lavori, Rosa Scifo, Salvatore Interlandi e Antonio Cafasso.
Secondo quanto ricostruito, i permessi a costruire ritenuti illegittimi, rilasciati dai funzionari dell’Ufficio tecnico comunale, si riferiscono ad interventi di demolizione di manufatti preesistenti e ricostruzione di nuovi edifici, che dovevano essere di modeste dimensioni ma sono invece diventati dei grandi palazzi, in assenza, pare, anche della precisa indicazione delle unità abitative.