Continua la “battaglia” contro la realizzazione di un impianto di Biometano a Sant’Arsenio. Sono state presentate alla Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema della Regione Campania, le osservazioni sulla richiesta di VIA ( Valutazione di Impatto Ambientale) avanzata per l’impianto. Le osservazioni sono state redatte dal Comitato No Biometano con la consulenza scientifica del prof. Vincenzo Belgiorno, Ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale all’Università di Salerno, dal Parco del Cilento e dalla Comunità Montana Vallo di Diano che ha presentato il deliberato proprio e dei singoli Comuni contrari alla struttura. Nella relazione del Comitato il prof. Belgiorno ha concluso affermando che “ per le caratteristiche del territorio e dell’impianto, il sito di localizzazione è inidoneo alla realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici. Tale condizione di inadeguatezza è palese in considerazione che il cimitero ricade a meno di 200 mt dall’impianto”. Per il Parco Nazionale del Cilento, l’area individuata è contigua ad un sito archeologico e “ad un’area naturale protetta di rilievo nazionale, caratterizzata dall’alta presenza di biodiversità e fondamentale anche per la produzione di beni e servizi ecosistemici (aria, acqua, ecc). Allocare un siffatto impianto nelle sue vicinanze rappresenta una minaccia a tali beni e servizi.” Per la Comunità Montana Vallo di Diano e per i Comuni che hanno detto “NO” all’impianto perché prevede il trattamento di 60.000 t/anno di rifiuti di natura organica, molto più di quanti ne produca l’intero Vallo di Diano, “tale opera è anche ritenuta incompatibile con la programmazione avviata nel comprensorio sia da un punto di vista ambientale che sociale che economico”. Inoltre, nei giorni scorsi nell’ambito del convegno dal titolo “Il futuro del biogas nella Regione Campania” svoltosi sul Treno Verde di Legambiente il comitato “No Biometano di Sant’Arsenio” attraverso il Presidente Anna Maria Rizzo ha esposto il “caso di Sant’Arsenio”. Tra i presenti anche l’ex Assessore del Comune di Salerno, Gerardo Calabrese, attuale presidente del Consorzio per la Gestione dei Servizi di Salerno, che ha chiaramente definito “inidoneo” il sito scelto rimarcando la necessità che il Vallo di Diano si doti di un impianto di compostaggio comprensoriale proporzionato alle esigenze del territorio.
DARIA SCARPITTA