Blitz della Guardia di Finanza di Salerno che su richiesta della DDA ha tratto in arresto 14 persone, ritenute responsabili di associazione armata finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravata dall’aver agevolato l’operatività del clan camorristico Fezza – De Vivo, operante nell’agro nocerino-sarnese e zone limitrofe. Le ordinanze di custodia cautelare arrivano al culmine di una complessa attività investigativa, partita dopo la cattura del latitante Daniele Confessore e il sequestro iniziale di 13 kg di stupefacente.
Le indagini, attraverso l’analisi dei telefoni degli indagati, hanno permesso di individuare i contatti con esponenti della consorteria camorristica dei Fezza – De Vivo: nonostante l’arresto di Confessore, infatti, l’organizzazione avrebbe proseguito senza interruzioni l’attività illecita, individuando nuovi luoghi di stoccaggio e modificando le modalità di approvvigionamento, trasporto e comunicazione tra i vari membri della rete. Nel corso delle indagini, inoltre, sono state arrestate 4 persone in flagranza di reato e sequestrati 8 kg di hashish e 600 gr di cocaina, ma il dato più allarmante è che l’organizzazione era radicata anche nel carcere di Fuorni: un soggetto ora indagato, infatti, dal penitenziario salernitano e attraverso l’uso illecito di cellulari, comunicava con l’esterno per ricevere lo stupefacente e poi spacciarlo tra i detenuti.
Gli indagati, inoltre, sono accusati anche di favoreggiamento, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio: la DDA ha infatti individuato il reimpiego dei proventi illeciti in un’attività di Sali e Tabacchi, ora confiscata unitamente a denaro, crediti, beni mobili e immobili, per un valore complessivo di 130mila euro.