Un attentato studiato e ben organizzato: questa una delle piste seguite dai Carabinieri che indagano sulla bomba fatta esplodere a Castel San Giorgio davanti alla Casa Comunale. Col prosieguo delle indagini, la vicenda sta assumendo contorni sempre più inquietanti: pare, infatti, che la telecamera che inquadra l’ingresso del Municipio sia stata disattivata poco prima dell’esplosione dell’ordigno, avvenuta alle 02:05 della scorsa notte, come pure un’altra telecamera di un negozio vicino è risultata non funzionante.
Le prime ricostruzioni sono state possibili grazie a un terzo dispositivo che ha inquadrato due persone, entrambi col viso coperto da un casco, che a bordo di uno scooter si allontanano dalla Casa Comunale poco dopo l’esplosione. Questo giallo sulle telecamere spente è al centro delle indagini coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore e non si esclude una co-delega con la DDA, mentre, a seguito degli accertamenti degli artificieri, l’ordigno ad alto potenziale è risultato non militare, ma il movente è ancora tutto da chiarire.
Interrogativi che attanagliano anche la prima cittadina di Castel San Giorgio, Paola Lanzara, amministratori, consiglieri e dipendenti comunali. Un terremoto che ha scatenato tanta preoccupazione nel comune salernitano “non lasciateci soli” l’appello della sindaca, che in queste ore sta ricevendo la solidarietà di tanti esponenti politici e non solo.
Lunedì mattina, è arrivata anche la convocazione d’urgenza del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica da parte del Prefetto Francesco Esposito che ha disposto l’intensificazione dei controlli su tutto il territorio provinciale.