Ciclone giudiziario sul Comune di San Mauro Cilento per presunti appalti truccati. Il sindaco più sette persone, tra funzionari e amministratori dell’Ente, e un imprenditore del settore rifiuti sono finiti agli arresti domiciliari perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di concussione, corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico in atto pubblico. Stamane i Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, con il supporto dei militari del Comando provinciale di Salerno, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Vallo nei confronti del primo cittadino di San Mauro Carlo Pisacane, del suo vice Fernando Marrocco, dell’assessore Angelo Di Maria, dei consiglieri di maggioranza Fabrizio Cusatis e Pasquale Volpe, dei funzionari dell’Ufficio Tecnico e della Ragioneria, Franco Volpe e Angelo Cilento, e dell’amministratore di una ditta di trasporti operante nella raccolta dei rifiuti , Alfonso Palmieri. Tutta la vicenda è partita nel 2014 ma è nel gennaio 2016 che i Carabinieri della Stazione di Pollica, diretti dal Maresciallo Maggiore Lorenzo Brogna, non nuovi nel perseguire i reati nella pubblica amministrazione, hanno intensificato le indagini anche attraverso attività tecniche e intercettazioni. E’ venuto fuori così che, dapprima nel settore del trasporto scolastico, poi anche nell’affidamento del servizio della raccolta di rifiuti e della ludoteca comunale, e ancora nell’acquisto di un puliscispiaggia e nella nomina e nell’assunzione di personale tecnico, veniva posta in essere una gestione familistico-clientelare della cosa pubblica da parte di amministratori e funzionari di San Mauro Cilento. Non denaro, né mazzette alla base delle violazioni, ma scambio della merce più rara nel Cilento, il lavoro. Una posizione o una sistemazione di qualche affine all’amministrazione, quindi, in cambio dell’aggiudicazione di un appalto o di qualche altra azione favorevole da parte dell’amministrazione. Si attendono ora gli interrogatori di garanzia e nel giro dei prossimi 10 giorni la convalida dei fermi.
Daria Scarpitta