Sulla morte della piccola Luana di Buonabitacolo arriva la sentenza di primo grado del Tribunale di Lagonegro. I sei imputati per omicidio colposo sono stati tutti assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Le motivazioni non sono state ancora depositate e dunque non si conoscono le ragioni che hanno indotto i giudici a respingere la richiesta di condanna avanzata dal Pubblico Ministero e a disporre l’assoluzione per tutte le persone sottoposte a processo. I fatti risalgono al 2009 . La bambina di due anni e mezzo fu travolta dal cancello dell’abitazione di alcuni suoi parenti mentre stava giocando con un cuginetto. Il cuoricino di Luana Modestino cessò di battere dopo alcuni giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Al termine di lunghe indagini furono rinviati a giudizio un fabbro del paese e i cinque eredi della casa davanti alla quale si consumò la tragedia. Per la pubblica accusa tutti e sei erano responsabili perché per motivi diversi non avevano assolto al proprio dovere per un funzionamento sicuro del cancello incriminato. Si apriva manualmente, mentre sembrerebbe che doveva aprirsi e chiudere automaticamente. Secondo il Pm il fabbro, invece, era responsabile dell’accaduto perché il cancello, che finì addosso alla piccola perché uscì dai cardini ed era privo di un fermo , non era stato installato adeguatamente . La difesa del fabbro rappresentata dall’avvocato Tedesco ha chiarito che non c’è nulla che dimostri che sia stato il suo assistito a montarlo e che comunque lo stesso cancello era stato sistemato davanti a quella abitazione più di dieci anni prima e durante tutto questo periodo aveva funzionato perfettamente. In questi giorni la sentenza di primo che solleva da ogni responsabilità i sei imputati tutti di Buonabitacolo.