Danno da pensare le ultime vicende accadute a Buonabitacolo. Nella notte tra lunedì e martedì due auto nella centralissima piazza Marchesano sono finite in fumo. Si tratta di una Volkswagen Lupo e di una Renault Scenic di proprietà di una parente di uno degli assessori della giunta comunale. L’atto è chiaramente di matrice dolosa come sembrano indicare le prime risultanze delle indagini avviate dalla Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina. I vetri delle auto sono stati sfondati con un corpo contundente, per consentire poi all’ignoto piromane di cospargere l’interno dei veicoli di benzina e darvi fuoco. Una ricostruzione agghiacciante se si pensa che non è il primo episodio del genere. A fine aprile infatti fu un altro assessore comunale Enrico Fortunato a veder presa di mira la propria auto che finì in fiamme. In quel caso però non si parlò di dolo perché non venne trovato il punto di innesco e si pensò dunque ad un corto circuito. Questa volta l’intenzione del gesto sembra esser evidente, ma, secondo le prime indiscrezioni, non dovrebbero esserci motivazioni legati all’attività politica ma questioni private relative proprio alla proprietaria delle auto, e non alla sua parentela con un membro della giunta. Sulla vicenda però le indagini proseguono. D’altra parte non si è ancora spenta l’eco a Buonabitacolo dell’intimidazione subita dal Sindaco Beniamino Curcio con i proiettili e il messaggio minatorio recapitatogli: “Attento a quello che fai alla Comunità Montana!”. Una vicenda che sembrava legata alla difficile situazione degli idraulico-forestali e al ruolo rivestito da Curcio all’interno dell’Ente montano e di cui non sono stati ancora individuati i responsabili.
Daria Scarpitta