Tante valigie piene di sogni , paure, speranze. Sono quelle che porta con sé chi va via dal proprio paese, sono quelle che costituiscono l’opera che da ieri orna il nuovo Largo dei Migranti inaugurato a Buonabitacolo. Uno spazio verde riqualificato e restituito ai cittadini grazie alla sinergia tra Comune di Buonabitacolo, Comunità Montana Vallo di Diano, i cui operai hanno sistemato l’area attrezzandola con pergolato e accessori in legno e Consorzio di Bonifica, intervenuto visto che si tratta di un’area a ridosso del fiume e garantendone l’irrigazione. Ed infatti all’apertura ufficiale dello spazio erano presenti i rappresentanti dei tre enti, Giancarlo Guercio, Francesco Cavallone e Beniamino Curcio. Largo dei Migranti rientra nel programma dell’amministrazione comunale di Buonabitacolo volto al recupero e alla valorizzazione degli spazi demaniali. A rendere più bello e connotato di significati culturali questo luogo posto all’ingresso del paese l’opera sul tema delle migrazioni realizzata da 20 allievi del Liceo artistico di Zurigo nel corso di uno stage di una decina di giorni svolto proprio a Buonabitacolo. Si tratta di una piramide scomposta formata da valigie scolpite in blocchi di tufo salentino. La collaborazione con la Svizzera è stata possibile grazie ad un cittadino di Buonabitacolo che ha lavorato presso questo liceo artistico. E’ stato lui a fare da tramite con la scuola e a portare a Buonabitacolo gli studenti e la vicepreside dell’istituto Cinzia Vezzoni . Per la prima volta però dopo lo stage l’opera non è rientrata in Svizzera ma resterà stabilmente a Buonabitacolo. Nelle valigie in cima lo sguardo di chi scorge il nuovo luogo che lo ospiterà, e sul retro il cuore rivolto al proprio paese d’origine, cogliendo così il passaggio dell’Italia da luogo di emigrazione a paese di immigrazione. “ Ciò che gli studenti hanno immaginato- ha spiegato il sindaco Guercio – ha un vero valore umano. Nelle valigie troviamo non denaro o abiti ma le cose più importanti, ricordi, affetti, sentimenti che assumono un valore immenso. Che nessuno si senta estraneo o straniero, che i nostri emigranti possano, sentirsi di appartenere ancor più alla loro comunità che è Buonabitacolo”.
Daria Scarpitta