Il consigliere Scarpitta “Non possono mettere il naso dapertutto”. Alla base della rottura le pressioni sulla società che gestisce i servizi portuali.
“Gli equilibri nati per vincere e non per governare, al primo soffio di vento crollano”. Sono queste le parole del consigliere comunale di minoranza di Camerota, Mario Scarpitta, nel commentare le ultime vicissitudini che hanno caratterizzato il governo del sindaco Antonio Romano. A far inasprire i toni, la spaccatura che si sarebbe venuta a creare nella maggioranza e che venerdì scorso, per divergenze di vedute tra i componenti della Giunta, ha portato l’assessore Alfonso Esposito, a rimettere nelle mani del primo cittadino le deleghe che gli erano state affidate: al Porto e al Demanio. A scatenare la reazione di Esposito sarebbero state alcune pressioni che il governo cittadino avrebbe compiuto, sulla società che gestisce i servizi portuali, per pilotare e sponsorizzare eventuali assunzioni. Una intromissione che avrebbe portato oltre all’ allontanamento dell’assessore, anche alle dimissioni in tronco del direttivo della società. “ Pur di non compromettere la loro dignità, ha sottolineato Scarpitta, due giovani imprenditrici, hanno preferito lasciare il posto di lavoro mandando al diavolo chi pensava di poterle piegare”. “ Ci troviamo di fronte a quel solito modo di fare politica che da 40anni paralizza il nostro comune, ha concluso Scarpitta, , pensano di poter mettere il naso dappertutto, ma così non può più essere, e’ giunta l’ora di cambiare strada ora aspettiamo che la traballamente maggioranza si pronunci su quanto, di così grave accaduto”.
Roberta Cosentino