Non ce l’ha fatta la 56enne di Camerota rimasta gravemente ustionata nel rogo sprigionatosi all’interno della sua abitazione mercoledì scorso. Nella notte tra venerdì e sabato il cuore di Rosa Cusati ha cessato di battere al Centro Grandi Ustioni del Cardarelli di Napoli dove era stato trasferita immediatamente dopo la tragedia. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. La donna aveva riportato ustioni sull’80% del corpo. Il quadro clinico si è aggravato per l’infezione e per la donna non c’è stato più nulla da fare. Resta ancora ricoverata al Cardarelli di napoli la suocera 87enne di Rosa Cusati, anche lei in condizioni gravi. Mentre il marito di 62 anni e la figlia maggiore di 36 anni anche loro feriti nell’incendio ma in maniera più lieve sono stati dimessi dall’ospedale di Vallo della Lucania. Le indagini sono ancora in corso per appurare la dinamica di quanto accaduto. pare tuttavia che l’incendio sia stato causato da un corto circuito. Erano circa le 17 quando nella palazzina di via Ciro Coppola a Marina di Camerota sono divampate le fiamme all’interno della cucina soggiorno. Pare che la presenza di una bottiglia di alcool nella credenza abbia accelerato e rinvigorito le fiamme che nel giro di poco tempo hanno distrutto la stanza e avvolto il piano terra dell’abitazione. Le quattro persone in casa in quel momento sono state tutte attinte dalle fiamme. Ad avere la peggio è stata proprio Rosa, morta dopo quasi tre giorni di agonia.
Daria Scarpitta