Lunedì ripartono i lavori di messa in sicurezza della strada del Mingardo. E’ stato definito il nuovo cronoprogramma tenendo conto delle prescrizioni della Soprintendenza e degli esiti degli accertamenti tecnici eseguiti la scorsa settimana. Per la rimozione dei massi in bilico sul cotone roccioso non sarà utilizzato materiale esplosivo, come nelle precedenti attività, ma si farà ricorso ai martinetti, dunque si proseguirà meccanicamente. Difficile stabilire quanto tempo ci vorrà per sganciare i macigni a rischio crollo, tutto dipenderà da quanto gli stessi resisteranno alla forza dei dispositivi elettromeccanici. Una volta rimossi i massi dalla montagna rocciosa, tempo permettendo, ci vorranno pochissimi giorni per eliminare dalla carreggiata tutto il materiale lapideo che si è accumulato durante le varie operazioni di disgaggio. Il sindaco Mario Scarpitta spera di poter riaprire la strada prima dei prossimi ponti di primavera, così come richiedono gli operatori turistici. L’auspicio è che non subentrino altre ordinanze di sospensione dei lavori. Il gruppo di opposizione: <<Probabilmente non sarebbe successo tutto questo se il sindaco avesse accettato il nostro invito a convocare un tavolo tecnico. Invece ha fatto tutto da solo. Abbiamo sempre cercato di fargli comprendere che i lavori non erano in linea con le prescrizioni tecniche previste, che mancavano la relazione geologica e i rilievi geostrutturali e geomeccanici, eseguiti solo adesso. Ora ripartono i lavori e speriamo che si chiuda definitivamente questa triste parentesi che da dicembre vede protagonista Camerota >>.
antonietta nicodemo