Terremoto giudiziario in Campania. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha messo in luce gli intrecci tra camorra, politica e imprenditori alla base di appalti pubblici truccati . Tra i coinvolti anche l’ex assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese e l’ex Soprintendente per i beni archeologici Adele Campanelli. Sono in totale 69 le persone raggiunte da misure cautelari nel corso dell’operazione eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli. Di queste 30 sono finite in carcere, 36 ai domiciliari, due sono state sottoposte alla misura dell’interdizione dai pubblici uffici per un anno e un’altra all’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. Si tratta di amministratori locali, tra cui i sindaci di Aversa, Riardo e Pompei, funzionari pubblici, imprenditori, professori universitari, ingegneri, commercialisti e faccendieri accusati a differente titolo di corruzione e turbativa d’asta in relazione ad appalti pubblici espletati in varie province campane con l’intento, in alcuni casi, di agevolare il clan dei Casalesi (gruppo Schiavone-Russo e gruppo Zagaria). La Campanelli, attuale direttrice del Parco archeologico dei Campi Flegrei, ora ai domiciliari, sarebbe rimasta coinvolta probabilmente in quanto molti degli appalti finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’Antimafia riguarderebbero beni storici ed archeologici. Ben più importante, invece, secondo gli inquirenti, il ruolo di Sommese, attualmente consigliere regionale della Campania per NCD. Stando alle accuse, per alcune procedure di gara, dopo che i responsabili degli Enti interessati ai contributi regionali avevano chiesto all’ing. napoletano Guglielmo La Regina di sfruttare le sue conoscenze nell’ambito della politica e degli uffici regionali per avere certezze sul finanziamento, l’ex assessore al Turismo si sarebbe impegnato a garantire gli stanziamenti in cambio di mazzette e sostegno elettorale. In alcuni casi avrebbe anche indicato espressamente il nome dell’imprenditore che avrebbe poi dovuto eseguire i lavori pubblici che lui stesso aveva fatto finanziare. Quando stamane i finanzieri napoletani si sono recati da Sommese per notificargli la misura cautelare dell’arresto in carcere, il consigliere regionale è stato colto da malore ed è stato accompagnato in ospedale per i dovuti accertamenti. Assieme a lui è stato arrestato anche il fratello più giovane. Dalle indagini è venuto fuori che La Regina si accordava con gli Ordini professionali di Napoli e Caserta e riusciva ad inserire nelle commissioni soggetti a lui vicini e consenzienti i quali veicolavano l’aggiudicazione delle gare verso le ditte loro segnalate e questo in cambio di promesse di denaro, utilità e anche di incarichi in ulteriori procedure pubbliche .Tra
gli arrestati anche 3 professionisti salernitani tra cui l’architetto di Cannalonga Domenicoantonio Ranauro,funzionario della Regione Campania settore lavori pubblici e beni culturali.
DARIA SCARPITTA