Da un post su facebook all’arresto. E’ finita così la latitanza del boss Michele di Nardo, il 34enne di Giugliano, ritenuto l’attuale capo del clan camorristico dei Mallardo, ricercato dal 2012 in tutta Europa e inserito nella lista dei pericolosi. L’uomo, era sfuggito a due ordinanze emesse ad aprile 2012 e luglio 2013 per associazione di tipo mafioso ed estorsione, ma la sua vita sotto falso nome è finita ieri mattina nel Cilento. Aveva scelto di trascorrere le vacanze al mare, con la sua avvenente fidanzata, a Palinuro, ed è stato proprio lì che i carabinieri della compagnia di Sapri diretti dal capitano Emanuele Tamorri lo hanno ammanettato tra lo stupore di turisti e residenti. Stava sorseggiando un drink seduto ad un tavolino di un bar ubicato nella piazzetta principale, quando i militari gli sono piombati addosso. Niente potuto fare se non consegnarsi senza opporre alcuna resistenza. Con sé aveva documenti falsi 2.000 euro in denaro contante e due biglietti per una nota discoteca del posto. Ai polsi del 34enne sono scattate subito le manette, mentre la 26enne, sua compagna è stata denunciata a piede libero per favoreggiamento. E’ stata lei qualche minuto prima di partire a scrivere sul suo profilo Facebook “finalmente in ferie, se me le rovinano li divoro”. E invece, proprio seguendo i suoi movimenti che i carabinieri hanno localizzato e acciuffato il boss. A Palinuro con falsi documenti avevano fittato una villa in riva al mare. L’uomo è considerato dagli investigatori l’attuale reggente del clan Mallardo. Il gruppo si è riorganizzato dopo i numerosi arresti delle forze dell’ordine e la condanna all’ergastolo dei due capi storici, i fratelli Giuseppe e Francesco Mallardo. In particolare, sempre secondo gli investigatori, il boss manteneva il controllo delle estorsioni e del traffico degli stupefacenti del clan. Dopo le formalità di rito è stato portato nella casa circondariale di Vallo della Lucania. La cattura di Di Nardo è frutto di un’operazione congiunta dei carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna (Napoli) e della compagnia di Sapri. Ai militari sono giunti i complimenti del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
Roberta Cosentino