Dopo quasi 7 mesi di indagini è stata arrestata Nancy Liliano, l’autista 31enne del Suv Range Rover che lo scorso 6 aprile si è schiantato contro un’auto dei Carabinieri uccidendone due, il maresciallo Francesco Ferraro di 25 anni e il collega 27enne Francesco Pastore, e ferendone un terzo, il maresciallo Paolo Volpe. Nello scontro, rimase coinvolta anche una Fiat Punto con a bordo un uomo di 75 anni, Cosimo Filantropia, deceduto dopo una settimana di agonia all’ospedale di Battipaglia.
La Liliano è stata posta agli arresti domiciliari dalla Squadra Mobile di Salerno, coadiuvata dal personale della Direzione Centrale Polizia Stradale di Roma e del Gabinetto Centrale di Polizia Scientifica, con l’accusa di omicidio stradale pluriaggravato. Secondo la ricostruzione dei periti della Procura di Salerno, la ragazza alla guida del Range Rover viaggiava a una velocità compresa tra i 128 e i 133 km/h, e nonostante un estremo tentativo di frenata, avrebbe impattato contro l’auto dei Carabinieri a circa 114 km/h.
Uno scontro violentissimo: i tre militari della Stazione di Campagna stavano svoltando a sinistra per effettuare un posto di blocco presso un distributore di carburanti quando il Suv, proveniente dalla direzione opposta, li ha colpiti in pieno, per poi impattare contro la Fiat del 75enne.
Alla donna venne da subito rilevato un tasso alcolemico di poco superiore alla norma e la presenza di cocaina, assunta nei giorni precedenti la tragedia, ma dalle perizie, effettuate tramite i rilievi sul posto e l’analisi di diverse immagini di videosorveglianza, sarebbe stata l’alta velocità a causare a causare il drammatico incidente e così si è arrivati all’arresto della donna.