Anche quest’anno è la Campania a guidare la classifica dell’illegalità ambientale nel nostro Paese, confermandosi, con 4.777 infrazioni accertate, Core Business nazionale del rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente. Il primato vale sia per il ciclo illegale del cemento che per quello dei rifiuti. In Italia, in pole position, per numero di illeciti (1809), c’è la provincia di Salerno, seguita da Napoli.
La Campania, dunque, in testa, purtroppo e come sempre:
Ciclo illegale dei rifiuti. 758 infrazioni accertate, il 15,1% del totale nazionale. Cemento, movimento terra, appalti, continuano a rivelarsi una straordinaria “lavanderia” per riciclare soldi. Nel 2012 sono 5000 le case abusive realizzate. L’incidenza dell’edilizia illegale nel mercato delle costruzioni è passata dal 9% del 2006 al 16,9% stimato per il 2013.
Serv. di Caterina Guzzo