Resta in vigore almeno per altri 10 giorni la sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole primarie e secondarie in Campania. Questo l’esito della riunione convocata per martedì scorso dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con i rappresentanti del mondo della scuola, i sindacati e la Direzione Scolastica, con i dirigenti delle Asl, dell’ospedale pediatrico Santobono e i componenti dell’Unità di crisi regionale. Nel corso dell’incontro è stata affrontata e discussa l’ipotesi della ripresa di didattica in presenza, almeno per i primi 2 anni della scuola primaria, ed è stato illustrato il dato epidemiologico che riguarda questa e le altre fasce di età scolastica. Sui dati emersi si è concordato sulla necessità di verificare la situazione nei prossimi 10 giorni durante i quali sarà verificato se ci sarà un raffreddamento del contagio relativo alla scuola primaria tale da consentire un allentamento delle misure già prese, in condizioni di piena sicurezza per gli alunni, il personale e le famiglie. Intanto a Roccagloriosa, in via del tutto precauzionale è stata disposta la chiusura della scuola dell’infanzia dopo che è stata accertata la positività di un alunno che frequenta l’asilo della frazione di Acquavena. Sul fronte delle contestazioni contro le restrizioni del DPCM si è posizionata anche la “Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi di Confcommercio”, che ha manifestato la sua rabbia anche a Napoli perché contraria alla chiusura alle 18. Ristoratori, baristi, pasticcieri e gelatieri – hanno ribadito attorno ad una tovaglia stesa a terra e con slogan – che non sono untori e che fino ad oggi hanno garantito il rispetto delle norme investendo di tasca propria per la sicurezza”.
Antonietta Nicodemo