Non c’è pace per gli operai idraulico-forestali. Questa volta a vivere momenti di grande difficoltà sono quei lavoratori specializzati assunti a tempo indeterminato nei vivai e nelle riserve forestali di proprietà della Regione Campania. Da dicembre non ricevono lo stipendio. Palazzo Santa Lucia deve loro fino a sette mensilità ma la questione non sembra trovare soluzione e la situazione insostenibile ha finito per interessare anche il Cilento e il Vallo Di Diano. Nella Riserva regionale Cerreta-Cognole di Montesano sulla Marcellana, dove vivono libere specie di animali protette e rare, ci sono 23 operai interessati dal problema. Dopo aver reso nota la cosa ai sindacati, si sono rivolti ad un avvocato, firmando una diffida al Settore Foreste della Regione Campania e lanciando un ultimatum di 30 giorni, passati i quali adiranno le vie legali. Ma da Palazzo Santa Lucia l’unica risposta arrivata è che il bilancio gestionale dell’Ente non è stato ancora pubblicato. Il mancato pagamento degli stipendi e le difficoltà conseguenti sono le stesse vissute dall’operaio che lunedì mattina si è incatenato davanti ai cancelli del proprio posto di lavoro a San Biase, frazione di Ceraso. Anche questo forestale, che lavora al Vivaio Isca , gestito dalla Regione, rientra nella stessa tipologia di lavoratori di quella degli operai montesanesi e come loro da sette mesi non viene pagato. Il disagio di questi lavoratori, che sono alle dirette dipendenze della Regione, si aggiunge a quello degli altri operai idraulico-forestali, quelli che lavorano nelle Comunità Montane, che ancora non hanno risolto ma semmai solo rimandato i loro problemi. Infatti anche qui la Regione ha rimesso solo una parte del denaro promesso e si attende sia di conoscere quali saranno le risorse dell’antincendio ( di cui va chiarito anche l’annualità di riferimento, se 2012 o 2013), sia l’arrivo dei fondi Fas da tempo promessi. Dalla grave situazione emersa è chiaro sempre di più che la Regione Campania ha enormi difficoltà nel settore della forestazione, non avendo ancora deciso, in un momento in cui forse il cambiamento è anche necessario, che direzione prendere e che cosa farne nello specifico.
Daria Scarpitta