L’inchiesta giudiziaria contro l’imprenditore Roberto Squecco per i suoi affari fuorilegge continua a pesare sulla maggioranza del comune di Capaccio. D’altronde è proprio dall’elezione dell’amministrazione del Sindaco Franco Alfieri che ha preso vita il filone d’indagine che nei giorni scorsi ha portato agli arresti 11 persone. Squecco è in carcere a Fuorni e le altre 10 ai domiciliari. Tra queste ultime c’è l’ex moglie di Squecco, l’avvocato Stefania Nobili di 49 anni, che alle amministrative del 2019 risultò la più votata, ottenne 348 preferenze. Di qui la sua nomina a capogruppo della maggioranza Alfieri. A pochi giorni dal provvedimento restrittivo sono arrivate in comune le sue dimissioni: “Lascio l’incarico conferitomi democraticamente dal popolo – scrive – per rispetto della comunità e per chi mi ha votato”. Il Sindaco è fiducioso rispetto l’inchiesta che ha interessato il suo ex consigliere: “Insieme all’amministrazione le auguro – afferma Alfieri – che possa chiarire presto la sua posizione nel suo interesse e dell’intera comunità”. A giorni sarà convocato il consiglio per la surroga. Alla Nobili succederà il primo dei non eletti della sua lista Fabio Scariati, chiaramente se accetterà l’incarico.
L’inchiesta contro Squecco pesa sul palazzo municipale e sull’intera cittadina salernitana. Una vicenda nata dal carosello di ambulanze, anche del 118, per festeggiare l’elezione del Sindaco Alfieri. E proprio da quel corteo non autorizzato tra le strade cittadine sono scattate le indagini della Procura di Salerno culminate oggi nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. Indignò soprattutto la presenza alla sfilata delle ambulanze del 118. Tutti mezzi di soccorso che di fatto gestiva Squecco in maniera fittizia.
Antonietta Nicodemo