Proseguono le indagini a Capaccio Paestum sul maestro di taekwondo della Città dei Templi, che dal luglio scorso è stato posto agli arresti domiciliari con la pesante accusa di violenze sessuali aggravate ai danni di bambine all’epoca dei fatti d’età compresa tra gli 8 e i 12 anni. L’inchiesta è partita da due gemelline e una loro amichetta, i cui genitori hanno sporto denuncia dopo che le loro figlie hanno raccontato di aver subito palpeggiamenti, tra novembre 2022 e maggio 2023, dall’istruttore 68enne durante alcuni esercizi di stretching e in presenza di altri allievi.
Le presunte vittime, nei loro racconti agli inquirenti, hanno tirato in ballo anche altre ragazzine, tra cui la sorella maggiore delle gemelline, oggi 23enne, che nel corso di un incidente probatorio ha confermato le accuse a carico del maestro. Oltre alla ragazza, anche un’altra allieva dell’istruttore ha confermato le testimonianze delle prime presunte vittime, mentre altre due hanno invece negato.
Una vicenda ancora tutta da chiarire: il 68enne ha sempre rigettato ogni accusa, professandosi innocente, e nei suoi device esaminati non è emerso nulla di compromettente. Le indagini, intanto, proseguono: decisive, nelle prossime settimane, saranno le perizie della psicoterapeuta che ha assistito agli incidenti probatori, relazioni che definiranno la platea delle presunte vittime.