“ Si tratta per il momento solo di uno studio di fattibilità, ci stiamo muovendo ma non si può addossare la colpa di ogni cosa al Partito democratico.” Il coordinatore valdianese del Pd Mimmo Cartolano interviene sulle polemiche sorte dopo che si è saputo della lettera inviata dalMinistero della Giustizia al Presidente e al Procuratore della Repubblicadi Lagonegro dove si prospetta la riapertura o dell’ex casa mandamentale di Chiaromonte o dell’ex casa circondariale di Lagonegro, senza fare alcun accenno al carcere di Sala Consilina. Secondo Cartolano bisogna fare chiarezza perché si tratta solo di un’analisi per prevedere i costi di un’eventuale apertura del carcere a Lagonegro o Chiaromonte. “Mi auguro – dice ancora il coordinatore comprensoriale del partito – che il sindaco di Sala abbia avanzato anche la disponibilità del nostro carcere . A questo punto avrà sicuramente un suo peso il fatto che ha meno bisogno di interventi ed è più conveniente.” Cartolano, per evitare sorprese, si è già attivato. Ha interpellato il Governatore De Luca perché si interessi e verifichi la situazione, ha chiamato i parlamentari Saggese e Iannuzzi per un’eventuale intercessione a Roma. “Se la questione è politica- ha detto- credo che i politici campani abbiano la loro influenza. Bisogna capire chi dà queste indicazioni. Non si può per ogni cosa addossare la colpa al Pd. Ci sono sì delle responsabilità, ma questo è il risultato di una gestione ventennale e non si può puntare il dito solo contro Renzi e il Pd ogni volta”. Il coordinatore respinge le accuse fatte dal primo cittadino Francesco Cavallone che si era sentito tradito dal suo partito per questo ennesimo scippo e fa leva sullo stesso Pd per uscire fuori da questa situazione. “ Sul carcere di Sala Consilina- ha detto ancora Cartolano- non è stata ancora messa la parola fine. Ha detto bene il primo cittadino: il Consiglio di Stato entrerà nel merito il prossimo 5 ottobre . Il carcere tecnicamente non è ancora chiuso e di questo bisognerà tenerne conto”.
Daria Scarpitta