Il masso è stato rimosso ma il costone dal quale è caduto deve essere controllato ed eventualmente messo in sicurezza. Da ieri sera la s.p. 16, a un km dal centro abitato, è chiusa al traffico. La grossa pietra insieme ad altre più piccole, sono scivolate sulla carreggiata nella giornata di domenica e ieri sono state tolte, consentendo ai veicoli di circolare senza alcun disagio. Dopo un’attenta analisi la Provincia, responsabile della strada, ha ritenuto opportuno verificare se sulla montagna rocciosa ci sono altre pietre da rimuovere. Per questa ragione ha disposto la chiusura della carreggiata. Il sindaco Maurizio Tancredi sperava in una ordinanza meno penalizzante per la popolazione locale, ritenendo che non ci siano grossi pericoli per l’incolumità pubblica. Ora tutti sperano che i sopralluoghi e gli eventuali interventi di bonifica avvengano in tempi ristrettissimi perché gli automobilisti, con la strada provinciale chiusa, per raggiungere Caselle devono far ricorso ad un percorso alternativa lungo e faticoso. Ad essere veramente penalizzati sono le trenta famiglie che vivono in località Carabo. Senza quel tratto di strada a disposizione non sapranno come raggiungere il paese e il resto del territorio. La s.p 16 non è nuova a fenomeni del genere. Lungo tutto il percorso tra Caselle in Pittari, Casaletto Spartano, Morigerati e Torraca si registrano tratti di strada franati, ancora da ripristinare, e continue piogge di pietre e macigni. Ed è una strada che conduce a due noti siti turistici: le grotte del WWF e la sorgente del Capello.
ANTONIETTA NICODEMO