I Carabinieri della Compagnia di Sapri (SA) e della Stazione Carabinieri di Sanza (SA) hanno dato esecuzione a due misure cautelari emesse dal GIP presso il Tribunale di Lagonegro (PZ) su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due maestre di Caselle in Pittari (SA), ritenute responsabili di aver maltrattato alunni di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Prezioso e determinante il ruolo svolto dalla Stazione Carabinieri di Sanza.
Con l’accusa di “maltrattamento di fanciulli” la Procura della Repubblica di Lagonegro ha disposto misure cautelari a carico di due maestre della scuola PRIMARIA di Caselle in Pittari. I provvedimenti giudiziari sono stati emessi dai carabinieri della compagnia di Sapri e della stazione di Sanza che hanno condotto le indagini. A finire nel mirino della magistratura sono state le insegnati Lina Lovisi e Rosetta Fiscina tutte e due residenti nel piccolo comune interno del basso salernitano e da anni in servizio nella scuola del loro paese. Da questa mattina Lovisi è agli arresti domiciliari, la collega fiscina invece è stata denunciata e sospesa per due mesi dal lavoro. L’inchiesta è partita poco meno di un mese fa dopo che alcuni genitori avevano segnalato alle autorità competenti atteggiamenti aggressivi da parte delle due maestre nei confronti dei loro figli. Gli accertamenti sono stati eseguiti dai Carabinieri che in meno di un mese hanno raccolto materiale video e audio che dimostrerebbero con quale violenza le due maestre trattavano i piccoli alunni quando questi erano particolarmente vivaci o non davano ascolto ai loro richiami al silenzio. All’interno delle classi sono state sistemate telecamere e impianti audio. Le immagini mostrerebbero chiaramente che in particolare Lina Lovisi intimoriva gli alunni con atti violenti, come schiaffi e strattoni. Mentre Rosetta Fiscina rispetto alla sua collega usava meno le mani . per intimidire i bambini faceva ricorso alle umiliazioni verbali che . un’ atteggiamento meno aggressivo ma comunque ritenuto dagli inquirenti deleterio per i bambini. per questo a Fiscina è stato evitato il carcere . mentre per l altra maestra il gip ha ritenuto opportuno chiedere i domiciliari proprio perché i metodi aggressivi che adottava nei confronti degli alunni di eta compresa tra i 6 e i 10 anni. in paese però tengono a precisare che la scuola di Caselle in Pittari e una bella realtà educativa e che quanto accaduto non deve in alcun modo infangare il lavoro che svolge con dedizione il resto del personale scolastico.
Antonietta Nicodemo