Cortocircuito sul caso Coscioni. I giudici del Tribunale del Riesame di Salerno hanno sancito che il cardiochirurgo dell’ospedale “Ruggi” resta sospeso dall’attività medica, ma potrà continuare a guidare l’Agenas.
Una decisione che ribalta la volontà dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi, dopo diverse interrogazioni parlamentari, tra cui quella del Ministro della Sanità, Orazio Schillaci, aveva proposto la sospensione del Primario dalla guida dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in attesa degli sviluppi giudiziari.
Il Riesame, inoltre, rigettando il ricorso dei legali di Coscioni, ha invece confermato, lo stop per un anno dall’attività medica del cardiochirurgo del nosocomio di via San Leonardo.
L’inchiesta della Procura di Salerno è partita dal decesso del 66enne di Capaccio Paestum, Umberto Maddolo, morto il 20 dicembre 2021 in seguito a un intervento chirurgico eseguito da Coscioni e la sua equipe e nel quale sono stati evidenziati degli errori medici, tra cui una garza dimenticata nell’addome dell’uomo.
Nei giorni scorsi, il Riesame ha rigettato anche le richieste dei componenti dell’equipe medica, confermando le sospensioni per 6 e 9 mesi per l’anestesista Pietro Toigo e i cardiochirurghi Gerardo Del Negro e Francesco Pirozzi.
Per quanto riguarda il caso Coscioni-Agenas, la faccenda potrebbe però non essere ancora conclusa: la Procura di Salerno potrebbe infatti decidere di ricorrere in Cassazione.