Archiviato il procedimento a carico dell’attuale sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Salerno, Renato Martuscelli. Il Gip del Tribunale di Napoli Roberto D’Auria ha ritenuto infondata la notizia di reato contestatagli da Pietro Palau Giovanetti Presidente del Movimento per la Giustizia Robin Hood e della rete “Avvocati senza Frontiere” . Quest’ultimo, costituitosi parte civile nel processo Mastrogiovanni dove il ruolo di Pubblico Ministero era proprio ricoperto da Martuscelli, aveva denunciato il magistrato per rifiuto e omissione d’atti d’ufficio per non essersi astenuto proprio da Pm nel processo. Giovanetti aveva accusato Martuscelli di aver rivolto le proprie attività di accusa nei confronti della vittima Mastrogiovanni anziché degli imputati e questo perché secondo lui , aveva delle frequentazioni e rapporti di amicizia o parentali con i dirigenti dell’Ospedale di vallo e alcuni degli imputati, mentre verso Mastrogiovanni era animato da volontà persecutorie avendolo già fatto arrestare nel 1999 per un’accusa dalla quale venne poi assolto. Secondo Giovanetti dunque per questi motivi Martuscelli avrebbe nelle requisitoria del processo di primo grado chiesto pene più lievi per i medici e l’assoluzione per gli infermieri imputati smontando l’impianto accusatorio del precedente Pm Rotondo. Di qui l’accusa di non essersi astenuto dal processo. Il Gip D’Auria però ha ritenuto piuttosto generiche le accuse rivolte a Martuscelli sui suoi rapporti con gli imputati definendole fondate spesso su mere illazioni o su personali convincimenti sorti dopo l’insoddisfazione per la sentenza di primo grado del processo Mastrogiovanni che non riconosceva tutte le originarie accuse agli imputati. In merito poi all’astensione dal processo di Martuscelli il Gip ha sentenziato che l’obbligo sussiste solo in caso di vicenda giuziaria dove ci ci sia un interesse proprio del PM o di un suo congiunto, cosa che nel caso Mastrogiovanni non c’era. E anzi fa proprio quanto contenuto nella memoria difensiva di martuscelli in cui si dimostra che il magistrato aveva più volte chiesto di essere sollevato dall’incarico, richiesta rigettata dal suo diretto superiore, il Capo della Procura di Vallo della Lucania. Sulla base di questi presupposti è arrivata l’archiviazione del procedimento ma la vicenda potrebbe non concludersi qui. Ci sono tutte le condizioni perché il sostituto procuratore valuti ora un’azione giudiziaria contro la Robin Hood per calunnia con relativa richiesta di risarcimento danni.
Daria Scarpitta