Sequestrata un’area di 10 mila metri quadrati e un impianto di calcestruzzo di 11 mila metri quadrati nel territorio del comune di Castelnuovo Cilento.
Ad operare i Finanzieri del Comando provinciale di Salerno in esecuzione di un decreto emesso dal gip di Vallo della Lucania su richiesta del procuratore Antonio Ricci. Nei guai sono finiti due imprenditori di Ascea operanti nel settore della produzione del calcestruzzo e a cui è stato contestato di aver effettuato interventi edilizi in aree sottoposte a tutela e senza i dovuti permessi e di aver scaricato rifiuti abusivamente su suoli privati. Tutto è partito da un particolare che ha attirato l’attenzione delle Fiamme Gialle di Vallo della Lucania, ossia la stratificazione dei rifiuti. Un’intera area su cui era stata sversata dell’immondizia si era innalzata tanto da arrivare allo stesso livello della strada, differentemente dagli altri terreni agricoli vicini. Sono partite dunque le indagini che hanno poi portato all’individuazione di un impianto di calcestruzzo destinato alla lavorazione, produzione e stoccaggio di rifiuti che è risultato abusivo, realizzato cioè senza le autorizzazioni, peraltro in zona sismica e sottoposta a vincoli paesaggistici e naturali. Per i due imprenditori è scattata la denuncia per le violazioni ambientali ed edilizie riscontrate.