Immagini commoventi e crude, uno spirito di comunità forte e unita, e i luoghi tutt’uno con la rappresentazione . Così a Celle di Bulgheria in Piazza Umberto Primo sono stati messi in scena i quadri viventi della Passione di Cristo. A partecipare come figuranti i fedeli della Parrocchia Maria SS delle Nevi.
La regia è stata curata da Marioa Scavelli mentre ad impreziosire la rappresentazione ci sono stati gli intermezzi musicali a cura degli allievi del liceo musicale di Sapri. Nulla lasciato al caso, dal trucco ai costumi alle capacità espressive degli autori , è stato un viaggio emozionante , in grado di colpire al cuore e di rimandare a quei terribili giorni che segnarono la cristianità, con al sofferenza e il sacrificio del Cristo per una nuova umanità. Particolare che non è passato inosservato, ma è stata una caratteristica che ha contraddistinto questa rappresentazione della passione , è la decisione di inserire tra la folla addolorata anche un bambino dalla luce e aspetto strano in braccio ad una figura inquietante particolarmente curata per rappresentare la figura di satana. Un richiamo alla Passione di Mel Gibson ma anche ad un significato molto forte. La loro presenza è stata pensata come una tentazione insinuata dal Maligno tra la gente per portarla a pensare che perfino il Diavolo si prende cura dei suoi figli mentre Dio permette che il suo venga offeso e maltrattato. Un messaggio moderno sul male, sulla sua costante e subdola presenza, anche e soprattutto lì dove c’è il Bene.