Dal primo aprile scorso i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti possono gestire, appalti, servizi e forniture solo in maniera associata. Esattamente attraverso l’isituzione di una centrale di committenza unica o un’unione tra i comuni. Questo è quanto previsto dalle misure “Salva Italia” decise dal governo Monti, che punta a far ridurre la spesa pubblica. Secondo queste nuove disposizioni i piccoli comuni dovranno mettere insieme le proprie strutture e professionalità per la gestione degli importanti settori indicati dalla legge. Nel Cilento l’adeguamento alle nuove disposizione va a rilento, con gravi ripercussioni sugli appalti di opere e di servizi, che potranno essere banditi fino a quando non sarà costituito il nuovo organo di gestione. A Celle di Bulgheria l’amministrazione del sindaco Cristoforo Cobucci aveva proposto di associare tutti i comuni della comunità montana del Bussento e Lambro e Mingardo, di cui fra l’altro il primo cittadino è presidente. L’idea non è stata accolta dal gruppo di minoranza, che ha abbandonato l’aula insieme ad un esponente della dovrà trovare un’intesa sul nuovo organismo da costituire ma anche un maggiore equilibrio allìinterno della maggioranza che continua a rimanere divisa su piu fronti.
Antonietta Nicodemo