Un esposto anonimo frena le procedure per la demolizione dell’ex cementificio di Sapri. Un certo Martino Pepe che non risulta tra i residenti o domiciliati nella cittadina salernitana, nel febbraio scorso ha inoltrato alla soprintendenza e alla procura della repubblica un esposto in cui esprime le sue preoccupazioni per le attività di demolizioni che dovrebbero essere avviate sull’ecomostro in riva al mare di Sapri. “ Siccome la commissione edilizia comunale – si legge nella lettera – ha espresso parere positivo all’abbattimento, chiedo alla sovrintendenza, prima di procedere ad ulteriore parere positivo di controllare che l’ente locale abbia predisposto un programma di smaltimento del materiale di risulta”. La preoccupazione di Martino Pepe, che nell’esposto dichiara di risiedere nella zona prospiciente il cementificio, è che potrebbe ritrovarsi a vivere tra le macerie e montagne di materiale di risulta per i prossimi 20 anni. Alla luce della lettera ricevuta dal cittadino di Sapri, ignoto però agli uffici comunali, la sovrintendenza ha chiesto una integrazione agli atti presentati dalla società club tirrenico, propretaria dell’ecomostro, per la demolizione dello scheletro in cemento. Ora la società ha 30 giorni di tempo per fornire alla sovrintendenza gli atti richiesti. “ Per l’amministrazione comunale – afferma l’assessore Ricciardi – il sottoscrittore della denuncia è una persona che non esiste perchè non risulta tra i cittadini residenti nel nostro comunale. In ogni caso la soprintendenza non può evitare di prenderla in considerazione. Resta il fatto che se non ci fosse stato l’esposto anonimo avremmo già probabilmente avuto il permesso per gli abbattimenti.
Antonietta Nicodemo