Il sindaco di Vibonati prosegue lungo la sua strada e non revoca le delibere di giunta che concedevano la sacrestia e la chiesa di San Francesco alla Parrocchia di Sant’Antonio. “Sulla titolarità della cappella non c’è certezza – ha detto il primo cittadino – Se il presidente del consiglio pastorale è convinto delle conclusioni a cui è giunto il suo legale, anche io sono convinto delle conclusioni a cui è giunto il consulente legale del Comune, l’avvocato Marcello Feola. Per questo avevo chiesto un incontro. Mi ero reso disponibile ad andare in parrocchia perché se ne potesse parlare alla presenza dei rispettivi legali ma il parroco prima ha accettato e poi mi ha diffidato, per la seconda volta”. Insomma, per il primo cittadino, don Martino Romano si sarebbe opposto ad ogni forma di dialogo. “Io rappresento la comunità di Vibonati- ha proseguito Franco Brusco- non posso a cuor leggero fare un atto che è contro l’interesse dell’Ente. Della vicenda ho anche interessato le gerarchie superiori”. Il sindaco infatti avrebbe accennato la cosa al vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. De Luca e proprio una ventina di giorni fa ha inviato una lettera al presule per chiedere che si facesse carico lui di un incotnro con il rpesidente del consiglio pastorale ma per il momento non è giunta ancora nesasuna risposta. “Mi accingerò a fare un’ulteriore richiesta al Vescovo e la invierò a Roma – ha detto ancora il sindaco- sto facendo tutto il possibile ma se dall’altra parte non c’è dialogo non posso farci nulla”. Il presidente del consiglio pastorale aveva dato nei giorni scorsi l’aut aut al Comune, chiedendo l’annullamento delle delibere entro Natale, altrimenti avrebbe adito le vie legali.
Daria Scarpitta