Il piano di emergenza urgenza dell’asl Salerno chiude il saut di Gioi e immediatamente scoppia la protesta. “Ci risiamo ha tuonato il sindaco, ad ogni cambio di Direttore Generale, ricompare il fantasma della soppressione dei nostri servizi di assistenza territoriale”. “Il Piano di riordino è stato tenuto secretato – ha rivelato il primo cittadino che è anche Presidente del Comitato del Distretto Sanitario di Vallo della Lucania – questo , ha evidenziato Salati , per creare, evidentemente, le giuste condizioni affinché i presidi sanitari possano essere salvati solo nei paesi amici”. “Siamo pronti ad alzare davvero le barricate per difendere quello che è un servizio essenziale, inderogabile e centrale per la quotidianità di aree già fortemente marginalizzate e da sempre penalizzate”. Il SAUT di Gioi è infatti un punto sanitario di prima emergenza fondamentale per tutti quei paesi del Cilento interno che vanno da Orria, a Cardile, da Moio della Civitella a Campora, da Stio, a Monteforte Cilento, Salento e Omignano Scalo) ; paesi che distano in maniera sostanziale, anche per via di una precaria viabilità, dall’ospedale più vicino che è quello di Vallo della Lucania: “Invito a rivedere con urgenza ed immediatezza il Piano per quanto riguarda il Cilento collinare – ha sottolineato il primo cittadino di Gioi – che è l’unico territorio a Sud si Salerno che viene privato del servizio. Inoltre, ha concluso Salati, chiedo al Direttore Generale Squillante di far visita al territorio servito dal nostro presidio per rendersi conto in prima persona e da vicino dell’importanza che il servizio SAUT di Gioi riveste per l’intera popolazione del Cilento interno. Intanto, proprio questa mattina, il primo cittadino di Gioi, Andrea Salati, ha investito della paventata chiusura del Saut il presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Annunziata, per adottare quanto prima tutti i provvedimenti affinché sia scongiurata la chiusura del Saut di Gioi.
Roberta Cosentino