La provincia di Salerno dopo 50 anni esce fuori dal contenzioso sorto attorno alla realizzazione della Cilentana. La Corte di cassazione infatti ha posto fine alla vicenda relativa ai corrispettivi per la costruzione della strada a scorrimento veloce escludendo qualsiasi responsabilità della Provincia. La vicenda risale agli anni ’70. L’impresa esecutrice dei lavori Rozzi intentò nel 2001 un contenzioso dinanzi al Tribunale di Salerno reclamando 18 milioni di euro in riferimento ai contratti stipulati dal 1974 in poi in qualità di aggiudicataria delle opere. In primo grado era risultato con sentenza provvisoriamente esecutiva che la Provincia di Salerno avrebbe dovuto pagare 9 milioni di euro per i ritardi nei pagamenti e quindi nella realizzazione della strada, ma la decisione è stata ribaltata dalla Corte di Appello di Salerno che in secondo grado ha posto esclusivamente in capo al Ministero delle Infrastrutture , poi subentrato alla Cassa per il Mezzogiorno,l’obbligazione di pagamento. Il Ministero ha però proposto ricorso in Cassazione, scatenando le apprensioni della provincia di Salerno per il riverbero sulle casse già gravate della procedure di riequilibrio pluriennale. La vicenda però si è conclusa positivamente per Palazzo Sant’Agostinocon la sentenza di terzo grado arrivata lo scorso 23 gennaio e pubblicata nella giornata di venerdì. A renderlo noto è lo stesso presidente Franco Alfieri. “Grazie al prezioso lavoro della nostra avvocatura- ha detto- in particolare agli avvocati Luigi Tepedino e Alfonso Ferraioli, la Cassazione ha definitivamente eslcuso qualsiasi responsabilità e obbligazione in capo alla Provincia di Salerno”.