Le aree marine protette del Cilento saranno tenute sotto controllo da un impianto di videosorveglianza. E’ quanto prevede il progetto redatto dal Ministero dell’Ambiente e al vaglio delle istituzioni locali che, chiaramente, hanno accolto favorevolmente l’iniziativa. Le oasi marine interessate sono due e sono situate a Santa Maria di Castellabate e tra Infreschi di Camerota e la Masseta a San Giovanni a Piro. Nei giorni scorsi gli amministratori comunali e i vertici del Parco hanno tenuto un incontro durante il quale è stato passato al vaglio il progetto preliminare apportando alcune modifiche che dovranno essere valutate dagli uffici del Ministero. Per quanto riguarda la gestione è stata proposta una centrale di controllo presso le capitanerie di porto di Castellabate e camerota mentre il progetto redatto dal dicastero proponeva una centrale unica con sede a Vallo della Lucania. Per quanto concerne, inverce, la collocazione delle telecamere, le isitutzioni locali hanno chiesto che gli impianti siano posizionati senza arrecare danni al paesaggio che sovrasta le due aree marine protette. Per questa ragione è stato previsto per il mese di settembre un sopralluogo con i funzionari e i tencici ministeriali: un’ispezione che dovrà servire ad individuare i siti su cui creare la rete di videosorveglianza. L’inziativa rientra in un progetto finanziato dall’unione europea al ministero dell’ ambiente per la sicurezza delle oasi marine italiane. 16 cantieri per l’ installazione degli impianti in altrettanti siti protetti sono stati gia aperti. Con i fondi avanzati (oltre un milione di euro), il ministro ha deciso di mettere sottocontrollo le aree marine protette cilentane. Ora il sindaco ed il presidente dell’ente parco sperano che si arrivi presto al progetto definitivo.
Antonietta Nicodemo