Le lettere intimidatorie iniziano ad essere di moda anche nel basso salernitano. Prima del comune d’Ispani a riceverne una è stato il sindaco di Buonabitacolo Beniamino Curcio. Nell’aprile dello scorso anno trovò nel giardino della sua abitazione una lettera con suscritto “attento a quello che fai alla comunità montana”. La missiva era accompagnata da alcuni proiettili. Il figlio del primo cittadino vide allontanarsi da casa un auto con a bordo qualcuno che gettò davanti alla porta d’ingresso la minacciosa corrispondenza. Elementi questi che non sono bastati agli inquirenti per risalire agli autori del gesto, ancora sconosciuti. Sulla vicenda si riunì a Buonabitacolo anche la commissione regionale antimafia poresiedita da Gianfranco Valiante. Un incontro che servì a far condannare il grave episodio e a stimolare iniziative a contrasto delle organizzazioni criminali, anche se la lettera intimidatoria al sindaco Curcio è probabile che abbia poco a che fare con il crimine. Sembrerebbe infatti che la missiva con i proiettili, sia figlia del malessere che in quel periodo vivevano gli operai forestali della comunità montana del Vallo di Diano, senza un futuro certo e con mensilità arretrate. E’ questa una delle conclusioni a cui sono giunti da subito gli inquirenti, partendo dal fatto che Beniamino Curcio da anni è responsabile del settore forestazione all’intertno dell’ente montano. Per il momento l’unico vero episodio criminoso commesso nel basso salernitano è l omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. La cosa grave è che a circa tre anni dal delitto non è stato ancora individuato e arrestato l’assassino.
Antonietta Nicodemo