Nemmeno il nome di Stefano Pisani trova la maggioranza per l’elezione alla presidenza della Comunità del Parco. Alla vigilia della riunione dell’assemblea una parte del Pd sembrava aver trovato l’accordo per la successione al compianto presidente Angelo Vassallo. Un accordo che avrebbe dovuto portare alla guida dell’assemblea il giovane sindaco di Pollica. Invece, nella seduta di martedì, al momento del voto si è dovuto decidere per alzata di mano se rinviare o meno l’importante proclamazione. Dei 75 presenti, 5 in meno rispetto ai convocati, hanno votato 36 per il rinvio e 24 contro. 15 gli astenuti. Un risultato che la dice lunga su quanto sarebbe potuto accadere se fossero passati al voto i nomi candidati. Certamente Pisani avrebbe avuto difficoltà a reperire le preferenze per la sua incoronazione. Rispetto alle precedenti due sedute qualcosa di nuovo c’è stato: è stata massiccia la partecipazione dei sindaci e più nutrita la lista dei candidati alla corsa. Questa volta, infatti, oltre al presidente facente funzione uscente Antonio Radano, c’erano, come già detto, il sindaco di Pollica Pisani e Antonietta Giuseppina Salvia, vice sindaco di Roscigno e Guglielmo Vairo, sindaco di Piaggine. Quanto sta accadendo alla Comunità del Parco, che da tre anni non riesce ad eleggere un presidente, testimonia la crisi della politica territoriale e in primo luogo del partito democratico che, pur amministrando la stragrande maggioranza dei comuni dell’area protetta, a causa delle correnti, si ritrova sempre in minoranza e quindi non con i numeri necessari per vincere in maniera incisiva qualsiasi elezione. Intanto slitta a data destinarsi la seduta per la scelta del presidente della Comunità del Parco, un’ elezione che sembra camminare di pari passo con l’indicazione dei sindaci che dovranno entrare a far parte del direttivo dell’ente parco, il cui rinnovo è fissato per fine anno.
Antonietta Nicodemo