C’erano due jugoslavi dietro diversi furti in abitazione perpetrati la scorsa estate lungo la fascia costiera cilentana; a distanza di anno, sono stati acciuffati dalle forze dell’ordine e tratti in arresto. I carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania diretti dal Capitano Alessandro Starace, hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 45enne e di un 29enne entrambi con molteplici precedenti per furto. I due, con meccanismo consolidato nel corso del tempo, in piena notte riuscivano ad intrufolarsi nelle abitazioni, mentre gli occupanti dormivano e di li, poi, portavano via indisturbati tutti gli oggetti di valore, prediligendo gioielli e preziosi . I due jugoslavi sono stati ammanettati uno in Calabria, l’altro nel Lazio, luoghi che avevano scelto come nascondiglio dopo essersi sentiti braccati dai carabinieri vallesi. Nel corso dell’attività investigativa diretta dal pm Renato Martuscelli, sono stati denunciati in stato di libertà anche altri due soggetti resisi complici. Ed è finito in manette anche Vito Albanese un 37enne di Eboli. L’uomo, è stato bloccato dai carabinieri di Agropoli diretti dal capitano Raffaele Annicchiarico in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa, anche in questo caso dal Tribunale vallese. L’uomo attenzionato nel corso delle indagini sull’omicidio di Rosa Allegretti, avvenuto ad agropoli il 22 dicembre del 2011, fu trovato in possesso di armi e munizioni rubate. Nel corso di una perquisizione presso le sue abitazioni di Eboli e Perdifumo, i carabinieri scoprirono tre fucili da caccia, un revolver, e circa 100 colpi di arma da fuoco di vario calibro, tutto illecitamente detenuto e provento di furti. il 37enne , dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione di Eboli, al regime degli arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità giudiziaria con l’accusa di detenzione e porto illegale di armi nonché furto aggravato.
Roberta Cosentino