Appariva come un povero, ma in realtà, visti i suoi conti, abilmente nascosti al Fisco, era tutt’altro. Un falso povero che si adoperava, addirittura per prestare danaro a imprenditori, professioni e semplici cittadini dell’area del Basso Cilento. Erogazioni illegali che hanno superato, nel corso del tempo, i sei milioni di euro. E’ questo quanto hanno scoperto i militari della Guardia di Finanza di Sapri, diretti dal Tenente Ciro Fanelli. Autore della vera e propria attività bancaria e finanziaria abusiva un cinquantenne originario del napoletano, ma da tempo trasferitosi nel Golfo di Policastro, dove, visto il volume d’affari, aveva trovato terreno fertile per le sue losche attività. Ma, come si sa, a tutto c’è una fine e così anche per lo pseudo bancario è arrivato il momento di fare i conti, non con i suoi tanti disperati clienti, ma con la Giustizia. L’attività investigativa degli uomini delle Fiamme Gialle sapresi ha permesso di ricostruire l’esatta posizione reddituale del finto povero. Secondo quanto accertato, il 50enne, a fronte degli ingenti movimenti di danaro sui propri conti correnti, per il triennio 2004-2006, ha indicato nelle dichiarazioni redditi irrisori, mentre per le annualità seguenti, ha addirittura omesso di presentare i modelli dichiarativi obbligatori. In concreto l’uomo ha occultato al Fisco elementi positivi di reddito per un totale di nove milioni, costituiti, per sei milioni e 400mila euro, da proventi derivanti dall’esercizio abusivo dell’attività bancaria e finanziaria e, per la restante parte, quantificata in 2milioni e 600mila euro, da illecite movimentazioni del capitale prestato. Il 50enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania per i soli reati di Infedele presentazione della dichiarazione dei redditi e di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. E’ chiaro che l’attività congiunta delle fiamme gialle e della magistratura prosegue e non è escluso che a breve l’Autorità Giudiziaria possa disporre l’applicazione di misure cautelari reali per quanto riguarda i reati di illecita attività di natura bancaria e finanziaria.
Roberta Cosentino