Diventerà il “patrono di Internet” e sarà il primo Santo nell’era dei Millenial Carlo Acutis, il giovane di origini cilentane, morto a Monza nel 2006, a soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante. Un ragazzo della porta accanto, proclamato Beato poco meno di 4 anni fa, che ora diventerà Santo, come stabilito da Papa Francesco.
Il giovane, noto per la sua profonda fede e la passione per l’informatica, è stato protagonista di diversi eventi miracolosi che hanno giocato un ruolo cruciale nella sua canonizzazione.
Quello riconosciuto dal Santo Padre riguarda una ragazza del Costa Rica di 23 anni che si era trasferita a Firenze per studiare e due anni fa cadde dalla bicicletta, battendo la testa. Le sue condizioni erano disperate: per i medici, in casi simili, sarebbe stata difficile una completa ripresa, ma la madre della ragazza si recò ad Assisi, sulla tomba del Beato Carlo Acutis, e lasciò una lettera. Tornata dalla figlia, la trovò migliorata: respirava autonomamente e piano piano ha ripreso la vita di sempre.
La notizia della canonizzazione è stata accolta con gioia da tutto il Cilento, e in particolare dalla comunità di Centola, paese d’origine della mamma, dove Carlo trascorreva le sue estati giocando a pallone, contemplando la natura e senza mai dimenticarsi di correre in Chiesa per la messa, l’Adorazione o il Rosario.
Il primo Santo dei Millenial, dunque, arriva dal Cilento: un giovane che amava la vita e dalla fede profonda che, attraverso internet, diffondeva anche ai suoi coetanei.